mercoledì 20 dicembre 2023

MARCELO GULLO: "AI GIOVANI SI NASCONDE CHE QUANDO LA SPAGNA ARRIVÒ IN AMERICA NON ERA UN PARADISO"



di Angelica La Rosa



"C’è una storia nera della Spagna e della conquista spagnola dell’America che viene insegnata in tutte le scuole e università del mondo, e c’è una storia rosa dell’Olanda, dell’Inghilterra, della Germania, degli Stati Uniti e delle loro rispettive conquiste che vengono insegnati in tutte le scuole e università del mondo. La leggenda nera non è altro che un attacco al cattolicesimo e allo sviluppo socio-culturale e religioso che porta".

Lo dice il saggista spagnolo  Marcelo Gullo.

"La storia la scrivono i vincitori, le potenze protestanti hanno falsificato la storia, e naturalmente hanno falsificato la storia della conquista spagnola dell'America. A quel pacchetto di potenze che falsificava la storia, per presentare la Spagna come la nazione più abominevole del mondo, si unì dopo il 1789, in odio al cattolicesimo, la Francia rivoluzionaria. La cui massima non era in realtà 'Libertà, Uguaglianza e Fraternità' ma: Decattolicizzazione o Ghigliottina.  Per questo motivo, quei presunti “rivoluzionari” commisero il primo Genocidio dell’era cosiddetta moderna, che fu il Genocidio della Vandea".

Ciò che viene nascosto ai giovani spagnoli e ispanoamericani è che "quando la Spagna arrivò in America non era un paradiso, era anzi un inferno dove regnavano cannibalismo e antropofagia. L'imperialismo astrologico degli Aztechi uccideva 20.000 persone all'anno tra i popoli da loro dominati. La Spagna pacificò il continente e dotò l’America di ospedali, scuole e università. I dati storici uccidono la leggenda nera. Non c’è bisogno di esagerare perché i dati ci sono", conclude Gullo. 

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