martedì 25 aprile 2023

ANDORRA, ALLE FEDI DIVERSE DAL CATTOLICESIMO ROMANO NON È RICONOSCIUTO LO STATUS GIURIDICO DI GRUPPO RELIGIOSO



A cura di Aiuto alla Chiesa che Soffre

-

UN QUADRO GIURIDICO RELATIVO ALLA LIBERTÀ RELIGIOSA DEL PRINCIPATO DI ANDORRA E LA SUA EFFETTIVA APPLICAZIONE


Andorra è una diarchia parlamentare democratica (articolo 43, paragrafo 2). I Coprincipi sono il Presidente della Repubblica Francese e il Vescovo di Urgell, una diocesi della Spagna. La Costituzione del Principato garantisce la libertà religiosa e dispone che «la libertà di manifestare la propria religione o il proprio credo sia soggetta solo alle limitazioni previste dalla legge e necessarie nell’interesse della sicurezza pubblica, dell’ordine, della salute o della morale, o ai fini della salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali altrui» (articolo 11, paragrafo 2).

La Costituzione riconosce un rapporto speciale tra lo Stato andorrano e la Chiesa cattolica «secondo la tradizione andorrana» e «garantisce agli enti della Chiesa cattolica che hanno personalità giuridica conforme alle proprie norme la piena capacità giuridica nell’ambito dell’ordinamento andorrano» (articolo 11, paragrafo 3). Il Concordato del 2008 regola i rapporti con la Santa Sede.

La Costituzione prevede inoltre che tutte le persone siano uguali di fronte alla legge e vieta «la discriminazione per motivi di nascita, razza, sesso, origine, religione, opinioni o qualsiasi altra condizione personale o sociale» (articolo 6, paragrafo 1). Nel febbraio 2019, il Consiglio Generale (Parlamento) di Andorra ha approvato la “Legge sulla parità di trattamento e la non discriminazione”, che vieta le discriminazioni per motivi di nascita, nazionalità o mancanza di nazionalità, razza o origine etnica, sesso o genere, religione, convinzioni religiose o filosofiche, opinioni politiche o sindacali, lingua, età, disabilità, orientamento sessuale, identità o espressione di genere, o qualsiasi altra condizione o circostanza personale o sociale (articolo 4, paragrafo 2). La legge ha inoltre istituito l’Ufficio del Mediatore (articolo 28) e l’Osservatorio per la Parità (articolo 29), e stabilisce le sanzioni applicabili in caso di violazioni della norma (articolo 40).

Alle fedi diverse dal Cattolicesimo romano non è riconosciuto lo status giuridico di gruppo religioso, ma le comunità religiose possono registrarsi come organizzazioni culturali ai sensi della “Legge delle associazioni”. Tale registrazione è necessaria per poter costruire luoghi di culto o per ricevere un sostegno finanziario da parte del governo.

In virtù del proprio status giuridico, la Chiesa cattolica gode di alcuni privilegi che non sono accessibili ad altri gruppi religiosi. Per esempio, il governo si assume tutti gli oneri salariali dei sacerdoti cattolici stranieri che prestano servizio nelle parrocchie locali. Gli stranieri che svolgono funzioni religiose per gruppi non cattolici non possono ottenere permessi di soggiorno in qualità di lavoratori religiosi, ma sono generalmente autorizzati a risiedere e a svolgere attività religiose con un diverso status migratorio.

Non vi sono moschee in Andorra, ma la comunità musulmana dispone di due sale di preghiera. La comunità ebraica ha una piccola sinagoga e un centro comunitario. Il governo non ha risposto alle ripetute richieste della comunità musulmana e di quella ebraica di avere un proprio cimitero.

In un Rapporto del 2012, la Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) del Consiglio d’Europa ha raccomandato che Andorra affronti la mancanza di cimiteri ebraici e musulmani, conceda uno status speciale alle religioni minoritarie e autorizzi la costruzione di una moschea. Nei rapporti di monitoraggio del 2015 e del 2016, l’ECRI non ha rivisto nessuna di queste raccomandazioni. Nel Rapporto del 2016 sono state formulate raccomandazioni provvisorie, relative alla parità di trattamento e alla legislazione sulla non discriminazione, che il governo ha poi introdotto nel 2019.

Nel periodo 2020-22 non sono state segnalate violazioni della libertà religiosa in Andorra. Sebbene alle comunità ebraiche e musulmane sia consentito l’uso dei cimiteri esistenti, queste non hanno un luogo di sepoltura ad esse dedicato. Di conseguenza, la maggior parte degli appartenenti a questi gruppi religiosi sceglie di seppellire i propri defunti fuori dal Paese. I membri della comunità musulmana hanno espresso preoccupazione per l’obbligo di rimuovere i copricapi religiosi nelle fotografie per i documenti ufficiali. 

Andorra compila regolarmente il questionario annuale dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa sui crimini motivati dall’odio. Nel 2018 il governo e le organizzazioni della società civile non hanno denunciato alcun crimine d’odio motivato da pregiudizi religiosi. Nel 2020, le restrizioni imposte alle cerimonie religiose a causa della pandemia di coronavirus hanno portato alla sospensione delle funzioni, ma le chiese sono rimaste aperte al culto privato.

La libertà religiosa è garantita e le prospettive per la libertà religiosa rimangono invariate. L’approvazione nel 2019 della “Legge sulla parità di trattamento e la non discriminazione” probabilmente proteggerà ulteriormente le minoranze religiose in Andorra; tuttavia, questa potrebbe anche avere implicazioni negative per alcune organizzazioni religiose e per alcuni individui, qualora il loro credo religioso entrasse in conflitto con la legge stessa.

Nessun commento:

Posta un commento