lunedì 11 dicembre 2023

TEMPI DURI PER L'ARGENTINA



di Angelica La Rosa



Javier Milei ha prestato giuramento come presidente dell'Argentina ieri domenica in una cerimonia tenutasi al Congresso di Buenos Aires. Accompagnati dagli applausi di "Argentina, Argentina!", Milei e la sua nuova vicepresidente, Victoria Villarruel, hanno dichiarato il loro impegno a favore dello Stato argentino alla presenza dei loro predecessori, Alberto Fernández e Cristina Kirchner.

"Sarà dura". È l'avvertimento che il nuovo presidente argentino, Javier Gerardo Milei, ha lanciato ai suoi connazionali dalla tribuna del Congresso. Il presidente è stato forte e diretto: "Non c'è alternativa possibile all'aggiustamento. Ci sarà uno shock".

Milei ha criticato aspramente quella che definisce l'eredità del kischnerismo. "Sono riusciti a lasciarci in rovina", ha detto. È il risultato, ha chiarito, "delle idee impoverenti del collettivismo. Hanno preso lo Stato come bottino di guerra".

Milei ha annunciato un primo aggiustamento fiscale di cinque punti sul Pil. "Il conto sarà pagato dallo Stato e non dal settore privato". L'eventuale dollarizzazione, per ora rinviata, non ha avuto spazio nel discorso, in cui ha insistito sul fatto che stanno arrivando tempi duri per una popolazione la cui situazione economica è già critica: "È l'ultima bevanda cattiva. A breve termine le cose cambieranno".




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